Galano S. (ed.), Blandin di Cornovaglia, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2004 (A. Varvaro) [466-67]
Una selezione di testi appartenenti ai due generi più notevoli della tradizione folklorica romena, quelli dei “canti vecchi” e delle colinde, ci pone di fronte a un corpus dalla complessa stratigrafia culturale, in cui si conservano materiali molto arcaici, spesso di natura mitica, insieme a originali rielaborazioni del retaggio cristiano. Nel complesso si tratta di una produzione autoctona di straordinaria densità, nettamente differenziata dal resto della tradizione europea.
A selection of texts belonging to the two most notable genres of the Romanian folkloric tradition, those of “old songs” and colinde, confronts us with a corpus with a complex cultural stratigraphy, in which very archaic materials, often of a mythical nature, are preserved, together with original reworkings of the Christian heritage. Overall, this is an indigenous production of extraordinary density, clearly differentiated from the rest of the European tradition.
Il codice brancacciano II F 6 della BN di Napoli tramanda una cronaca latina e volgare della città di Napoli dalle origini al 1511; il testo, attribuito a un Notar Giacomo (not(ario) Iacobo c. 122r), è il risultato della combinazione di scritture preesistenti e materiali originali. Vari indizi fanno pensare che si tratti di una copia d’autore; dal punto di vista della forma libraria il ms. può accostarsi alle tipologie del “codice di lavoro”, del “libro-registro” e del “codice-archivio” – a quest’ultima è accomunato dalla modalità progressiva di compilazione, dal suo valore eminentemente documentario e dallo stretto rapporto fra memoria e attività di scrittura.
In the codex Brancaccio II F 6 of the BN of Naples a Latin and vernacular chronicle is copied, that relates the history of the city of Naples from its origins to 1511. The text, attributed to a Notar Giacomo (not(ario) Iacobo c. 122r), is the result of a combination of pre-existing writings and original materials. Various clues suggest that it is an author’s copy; from the point of view of book form the ms. can approach the types of the “working codex,” the “book-register,” and the “codex-archive” – to the latter it is united by the progressive mode of compilation, its eminently documentary value, and the close relationship between writing activity and memory.