Alla luce delle osservazioni di F. Carapezza nell'articolo sugli atti del convegno cremonese Tracce di una tradizione sommersa. I primi testi lirici italiani tra poesia e musica, pubblicato in questo stesso numero di MR, si offrono alcune riflessioni sulla struttura formale e sulle modalità di trasmissione e ricezione del Frammento piacentino e della Carta ravennate, più in generale sul rapporto tra oralità e scrittura e tra parola e musica nella poesia romanza delle Origini e nella sua tradizione manoscritta. Si ribadisce l'ipotesi che ogni melodia rappresenti un modo tra i tanti possibili di eseguire il testo, essendo soggetta a procedimenti di riscrittura e di adeguamento attuati nel corso della tradizione manoscritta; si sottolinea come solo un serio lavoro filologico sul complesso della tradizione manoscritta musicale di trovatori e trovieri permetterebbe di chiarire in via definitiva il cruciale problema dell'autorialità delle melodie.