Il saggio offre un’interpretazione delle dinamiche di costituzione della Bibbia volgarizzata in italiano fondata su osservazioni di carattere strutturale, anziché testuale, relative in particolare a un segmento del macrotesto biblico: i libri (contigui) di Daniele e dei profeti minori Nahum, Abacuc, Sofonia e Aggeo. Il fatto che proprio questi cinque libri siano stati tradotti indipendentemente nelle due famiglie di codici “organici” (nei quali, cioè, si può ravvisare un progetto unitario di volgarizzamento del testo biblico) viene considerato un indizio importante nell’ottica di una composizione dettata anche, e forse soprattutto, da ragioni “meccaniche”, cioè in base alla disponibilità materiale dei testi da assemblare (e, dunque, alla traduzione dei libri coinvolti da lacune, appunto, meccaniche).

The essay gives an interpretation of the constitution’s dynamics of the Bible translated from Latin to Italian, based on a “structural” (instead of textual) observation, particularly focused on a well-defined segment of the biblical macrotext: the (contiguous) books of Daniel and of the Minor Prophets Nahum, Habakkuk, Zephaniah and Haggai. The fact that precisely these five books have been translated independently in the two families of “organics” manuscripts (that is the manuscripts in which you can recognise a unitary project of translation of the whole Bible) is considered an important clue in the optics of a composition due to, also, and maybe above all, “mechanical” reasons, that is on the base of the material accessibility of the texts that had to be assembled (and so of the translation of the books involved in “mechanical” omissions).