Il contributo prende in esame l’inedito volgarizzamento di un leggendario, databile alla metà del XV sec., ad opera di Giovanni Cherichi «cittadino fiorentino» (Firenze, Bibl. Riccardiana 1390). Nel suo prologo il volgarizzatore dichiara di aver tratto in volgare le 31 vitae che compongono la raccolta da un codice intitolato «la storia aurea», parte in lingua francese e parte in latino, e di aver tradotto dal francese. Esclusa qualsiasi ipotesi di diretta dipendenza del volgarizzamento dalla compilazione di Iacopo da Varazze, si individuano le fonti della raccolta nella tradizione dei leggendari francesi studiati da Paul Meyer e, in tempi recenti, da Jean-Pierre Perrot; in particolare, si dimostra che la fonte diretta della prima sezione del «libro» tradotto dal Cherichi (i-xvii) coincide con il primo nucleo della tradizione dei leggendario, il cosiddetto «légendier A», e intrattiene anche interessanti rapporti con il ramo franco-italiano di questo leggendario.
This contribution examines an unpublished legendary translated into Tuscan vernacular by Giovanni Cherichi «cittadino fiorentino», dated to the mid-fifteenth century (Firenze, Bibl. Riccardiana 1390). In a brief prologue, Cherichi informs the reader that he translated this collection of 31 vitae from a codex entitled «la storia aurea», written partly in French and partly in Latin, and that his source was French. After ruling out the possibility of a direct dependence of the translation from Iacopo da Varazze’s Legenda aurea, we identify the sources of the collection in the tradition of French collections of saints’ lives, previously studied by Paul Meyer and, more recently, by Jean-Pierre Perrot. In particular, it is shown that the direct source of the first section of Cherichi’s «libro» (i-xvii) is the most ancient group of lives of the French legendaries, the so-called «légendier A»; this section appears to be related to the Franco-Italian branch of the tradition.