L’articolo analizza le strategie messe in atto da copisti e rimaneggiatori dei codici rimati della Chanson de Roland per rimediare allo sdoppiamento della “Quête des morts”, verificatosi in seguito alla giustapposizione di due rimaneggiamenti distinti: δ e λ. δ conteneva soltanto la prima “quête”; λ soltanto la seconda. I rimedi trovati variano da rimaneggiatore a rimaneggiatore. C e V7 (= κ) adottano il testo di λ; V4 elimina la seconda “quête” a vantaggio della “Prise de Narbonne”; L non ha la prima “quête”, coinvolta nella caduta dell’intero episodio di Baligante; P e T presentano entrambe le “quêtes”, con aggiustamenti propri a ciascuno. Tale situazione risale alla natura composita del testo dei vari esemplari rimati. Si aggiunge un paragrafo dedicato alla posizione stemmatica di T nell’episodio di Baligante. Contro l’opinione di W. vam Emden, si cerca di dimostrare (con l’ausilio della testimonianza del frammento B) che T appartiene, lungo tutto l’episodio, alla tradizione δ.
This paper introduces the strategies which were adopted by copyists and craftsmen of the manuscripts in rhyme of the Chanson de Roland in order to unravel the doubling of the “Quête des morts”, which was the result of the juxtaposition of two different rearrangements: δ e λ. δ included only the first “quête”; λ only the second. The remedies which have been found vary from craftsman to craftsman. C and V7 (=κ) use the λ text, V4 eliminates the second “quête” to the advantage of the “Prise de Narbonne”; L does not comprise the first “quête”, which is implicated in the elision of the entire episode of Baligante; P and T have both the quêtes”, both with their rearrangements. This situation goes back to the composite nature of the texts of the different rhymed specimens. A paragraph dedicated to the stemmatic position of T in the episode of Baligante. Questioning the opinion of W. vam Emden, the paper tries to demonstrate (with the help of the testimony of the B Fragment) that T belongs to the δ tradition for all the episode.