Il codice cartaceo Riccardiano 2317, anteriore al 1372, contiene una raffinata silloge, in cui il volgarizzamento dei primi due libri del De Amore è seguito due esempi di lettere amorose; quattro sonetti, di cui uno caudato; una ballata di tre stanze – la prima attribuita a Dante da altri codici – accompagnata da un commento in prosa; una lode alla donna in forma di lettera. Nella “conclusione”, l’anonimo autore fa riferimento al libro come a un organismo unitario. Chi è quest’abile letterato? Si affaccia l’ipotesi che si tratti di Giovanni Boccaccio: sono perciò presentate diverse verifiche sui contenuti del ms. rispetto all’usus scribendi del Boccaccio, dal punto di vista tematico, lessicale, linguistico, stilistico e ortografico. In attesa dell’edizione integrale del codice, in corso di allestimento, si pubblicano alcuni dei testi in esso contenuti insieme a quattro riproduzioni fotografiche.
The paper codex Riccardiano 2317, predating 1372, contains a refined sylloge, in which the Italian translation of the first two books of the De Amore is followed by two examples of love letters; four sonnets, one of which is caudated; a ballad of three stanzas – the first attributed to Dante by other codices – accompanied by a prose commentary; and a letter in praise of woman. In the 'conclusion', the anonymous author refers to the book as a unitary organism. Who is this skillful man of letters? The hypothesis arises that it is Giovanni Boccaccio. Therefore, various verifications of the contents of the ms. with respect to Boccaccio's usus scribendi are presented, thematically, lexically, linguistically, stylistically and orthographically. Awaiting the complete edition of the codex, currently being prepared, some of the texts it contains are published together with four photographic reproductions.