Nel Roman de la rose, la geografia corrisponde in buona parte a un indeterminato spazio allegorico. Si nutre di avvenimenti della storia antica e attinge a un repertorio esemplare. Può rappresentare lo spazio interiore, in primis la passione che spinge a viaggiare, a raggiungere territori lontani. Diventa insomma parte integrante della “mitologia cortese” e scandisce le tappe del percorso di formazione del protagonista.
In the Roman de la rose, geography corresponds largely to an undefined allegorical space. It feeds on events in ancient history and draws on an exemplary repertoire. It can represent inner space, primarily the passion that drives one to travel, to reach distant territories. In short, it becomes an integral part of “courtly mythology” and punctuates the stages of the protagonist's training.