Analisi dei relitti di una tradizione epica precedente l'epopea del Cid. Un frammento di cantarcillo cantato dopo la battaglia di Calatañazor (1002), conservato nel Chronicon mundi di Lucas de Tuy (1236), e un cantarcillo su Corraquín Sancho che si riferisce ad avvenimenti del 1158 nella Chronica de la población de Ávila (ca. 1255), rappresenterebbero una tradizione epica tutta iberica che avrebbe fatto ricorso a forme liriche. Per contro, la celebre Nota emilianense (XI sec.), per quanto redatta in latino, lascia supporre l’esistenza di un originale spagnolo (i nomi di Rodlane e Bertlane presentano l’antica -e di appoggio), testimonianza della parallela esistenza di una forma epica di ispirazione francese.
This study provides an analysis of the relics of an epic tradition preceding the epic of the Cid. A fragment of a cantarcillo sung after the battle of Calatañazor (1002), preserved in the Chronicon mundi by Lucas de Tuy (1236), and a cantarcillo about Corraquín Sancho that refers to events of 1158 in the Chronica de la población de Ávila (ca. 1255), would represent an all-Iberian epic tradition that would have made use of lyrical forms. On the other hand, the famous Nota emilianense (11th cent.), although written in Latin, suggests the existence of a Spanish original (the names Rodlane and Bertlane have the ancient vocal epenthesis -e), evidence of the parallel existence of a French-inspired epic form.