Il manoscritto trecentesco a cui si allude nel titolo è il Cl. II, n. 280 della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara e i recuperi testuali consistono nei due sonetti anonimi Uccel spennato, che prender me voi e Trafitt’al cuore non ci ha che de lingua, di cui si propone l’edizione critica e il commento. Il codice reca tra l’altro una nuova attestazione (erasa) del sonetto di Pietro de’ Faitinelli Ercol, Timbrëo, Vesta e la Minerva. Altra integrazione alla recensio delle rime del Faitinelli necessita inoltre il sonetto Perch’om ti mostri bel piacer o rida, tràdito dal ms. di Trieste, Biblioteca Civica Attilio Hortis, Petr. I 5. In entrambi i casi il nuovo apporto testimoniale comporta soltanto delle integrazioni all’apparato critico, senza implicare correttivi al testo edito.
The fourteenth-century manuscript to which the title refers is Cl. II, n. 280 of the Biblioteca Comunale Ariostea of Ferrara and the textual recoveries consist of the two anonymous sonnets Uccel spennato, che prender me voi and Trafitt’al cuore non ci ha che de lingua, of which the critical edition and the comment are proposed. The codex includes, among other things, a new (erased) attestation of the sonnet by Pietro de' Faitinelli Ercol, Timbrëo, Vesta e la Minerva. Another addition to the recensio of the Faitinelli rhymes also needs the sonnet Perch’om ti mostri bel piacer o rida, transmitted from ms. of Trieste, Biblioteca Civica Attilio Hortis, Petr. I 5. In both cases the new witness involves only integrations to the critical apparatus, without implying corrections to the edited text.