Questo intervento intende mettere alla prova la qualità del testo del Tirant lo Blanc di Joanot Martorell secondo le sue edizioni moderne, e in particolare quella più recente di Albert Hauf, che ha avuto il merito concettuale di provare a estendere la ricostruzione testuale al di là della testimonianza della sua prima pubblicazione conosciuta. Tuttavia, come cerco di dimostrare, la riedizione barcellonese del Tirant appare deteriore, tanto per una serie di errori logici, condivisi con la traduzione castigliana, quanto perché reca le tracce di una manipolazione dell’esemplare di tipografia. Diversamente, la versione italiana di Lelio Manfredi risulta in diversi casi più affidabile dei tre incunaboli sopravvissuti dell’edizione più antica; ne consegue che o il Tirante il bianco deriva da un esemplare di quest’ultima esente da alcuni incidenti tipografici, oppure si basa su un testo originale molto più prossimo alla volontà dell’autore.
This paper aims to challenge the quality of the text of Joanot Martorell’s Tirant lo Blanc according to its modern editors, especially Alber Hauf, who had the methodological credit of extending its textual reconstruction beyond the limits of the first known edition. However, as I try to demonstrate, the Barcelonian reissue of Tirant appears pejorative due to several errors shared with the Spanish translation and some traces of typographical alteration. On the contrary, Lelio Manfredi’s Italian translation often seems to be more reliable than the three survived incunabula of the oldest edition; it follows that either Tirante il bianco descended from an exemplar free of known typographical errors, or it is based on an original text far closer to what the author wrote.